Comunità energetiche e Superbonus 110%
Il 12 marzo 2021 con la risoluzione n. 18/E, l’Agenzia delle Entrate ha fornito dei chiarimenti in merito alla possibilità per le comunità energetiche rinnovabili di usufruire del Superbonus e delle detrazioni previste per la riqualificazione energetica degli edifici (articolo 16-bis, Tuir).
Come previsto dal decreto “Rilancio”, rientra nel Superbonus l’installazione degli impianti fino a 200 kW da parte delle comunità energetiche rinnovabili.
Le comunità energetiche in questione devono essere costituite in forma di enti non commerciali o da parte di condomìni che aderiscono alle configurazioni di cui all’articolo 42-bis del DI n. 162/2019.
In particolare, la citata detrazione si applica per l’installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici, ovvero impianti solari fotovoltaici su strutture pertinenziali agli edifici.
Quali sono le spese ammissibili?
Il Superbonus spetta su un ammontare di spese non superiore a 48 mila euro e, comunque, nel limite di 2400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo e in quattro quote per la parte di spesa sostenuta nell'anno 2022.
N.B. Questa agevolazione è possibile laddove l’installazione degli impianti sia stata eseguita congiuntamente ad uno degli interventi “trainanti”.
Le stesse condizioni di spesa spettano anche per l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici.
Il limite di spesa è di 1000 euro per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema.
Inoltre, ai sensi del comma 7 dell’articolo 119 del decreto Rilancio, il Superbonus è subordinato alla cessione in favore del GSE dell’energia non autoconsumata, ovvero non condivisa per l’autoconsumo e non è cumulabile con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione di qualsiasi natura.
Per impianti con una potenza eccedente 20 kW spetta la detrazione del 50% nel limite di spesa di euro 96.000.
